LOVE ME TWO TIMES E LA DIFFUSIONE DEL ROCK BLUES

 

Quando esce “Strange Days”, nel settembre 1967, il genere Rock Blues rappresentava ancora una novità per i musicisti dell’epoca. Era infatti trascorso solamente poco più di un anno da quando i Cream ne pongono le basi ufficiali all’inizio dell’estate 1966. Una evoluzione di grande importanza per la musica moderna che ha unito il blues elettrico, in particolare quello denominato “Chicago blues”, con il rock.


A portare un passo avanti il blues elettrico, che i gruppi inglesi stavano già suonando da diversi anni, è il primo album dei Cream, chiamato “Fresh Cream” e uscito nell’autunno 1966. Brani manifesto come Sleepy Time Time, "N.S.U" e Sweet Wine costituiscono l’entusiasmante inizio di una nuova modalità di declinare la musica moderna. In questo modo “Fresh Cream” aprì nuove prospettive per chi amava il blues, ma voleva trascendere lo stabile equilibrio della sua forma. La maggiore libertà data dalla componente rock consentiva infatti di esplorare nuove possibilità sonore e strumentali pur rimanendo sul territorio espressivo ed emozionale del blues.


Inizia così a diffondersi una corrente che avrà importantissime ripercussioni su tutto il panorama musicale inglese ed americano degli anni a seguire, segnando il futuro della carriera di molti artisti e band di primo piano. Il Rock Blues provoca ben presto scosse creative in molti gruppi, da Londra a Los Angeles. Nel corso del 1967 esso esercita una influenza ancora poco visibile esteriormente, la quale si manifesterà a partire dal 1968 in modo ben più visibile sia sulla musica che sui musicisti dell’epoca.


Tra i primi a raccogliere queste nuova tendenza e ad intercettarne le incalzanti vibrazioni troviamo i Doors. All’inizio del 1967, il gruppo era già un frequentatore abituale del blues, presente sia nel loro repertorio dal vivo che nel primo LP con la cover di “Back Door Man”. Nel lavoro successivo, “Strange Days”, la psichedelia rappresenta il punto di riferimento sonoro primario, trasportata verso l’ascoltatore da un rock talvolta sinuoso talvolta combattivo. Tuttavia, nel disco c’è spazio anche per un pezzo che si inserisce nel genere Rock Blues appena nato: Love Me Two Times.


Scritta dal chitarrista Robby Krieger, il suo riff inconfondibile guarda al country blues che nel sud degli Stati Uniti ha vissuto il suo periodo d’oro negli anni ’20, ’30, e ’40 del ‘900. Da questa matrice il brano si evolve, aggiungendo ad essa il ritmo stringente e rapido tipico del rock. Inoltre, la vocalità che qui possiamo ascoltare trova in Morrison una sintesi perfetta tra l’accattivante profondità del tono ed il graffiante desiderio manifestato. Un connubio di caratteristiche che rende la composizione più aderente ai canoni musicali moderni rispetto al blues delle origini.


In particolare, è il ritornello che denota maggiormente come la musica nera venga accompagnata e a tratti sovrastata dalla trasgressiva carica rock tipica della band californiana (ascolto, ad esempio, dal min. 1.12 al min. 1.23).


Questi elementi sommati tra loro ne fanno uno dei primi esempi di Rock Blues dopo l’esordio dei Cream, in anticipo rispetto alla diffusione di questo importante genere. La canzone è infatti stata sviluppata durante la primavera e l’estate del 1967, in controtendenza sia con il resto dell’album “Strange Days” che con quanto veniva registrato in quel momento dalle band più celebri.


Si aggiunge così un fattore in più alla già nota capacità innovativa dei Doors, i quali erano abili ed ispirati nel percepire ed interiorizzare prontamente le novità presenti nell’atmosfera musicale dell’epoca.


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