“YOU’RE LOST LITTLE GIRL”: UNA CANZONE NEL TOUR EUROPEO

 


Nel secondo album dei Doors, “Strange Days”, vi sono alcune canzoni rimaste relativamente sconosciute all’interno del repertorio della band californiana. Tra queste troviamo You’re Lost Little Girl, la traccia numero due, incastonata tra due pezzi rock rimasti nella storia: “Strange Days” e “Love Me Two Times”. Questo brano affascina ancora oggi gli appassionati senza essere tuttavia noto ad un pubblico più ampio.


Pur essendo un composizione articolata e di grande fascino, essa spesso non ha trovato spazio nei concerti, se non sporadicamente e come intermezzo tra momenti di maggiore presa sugli spettatori. Malgrado ciò, i Doors la propongono durante il loro tour europeo del settembre 1968, il quale li ha portati a Londra, Francoforte, Amsterdam, Copenaghen e Stoccolma. Un tour, questo, piuttosto turbolento e segnato tanto dagli eccessi di Jim Morrison come dal suo genio estroverso sul palco. Da notare che al tour partecipavano anche i Jefferson Airplane.


Tra le città che hanno ospitato questi memorabili e storici concerti, Stoccolma è quella dove sono state effettuate le migliori registrazioni audio nonché l’ultima tappa del tour (20/9/1968). All’interno di questo nastro troviamo quindi anche “You’re Lost Little Girl”, la quale un anno dopo essere stata pubblicata entra a fare parte delle canzoni scelte per il pubblico svedese.


Questa versione di “You’re Lost Little Girl” inizia con la voce di Morrison che senza troppo riguardo urla “Smettetela!” al pubblico, il quale stava battendo le mani ritmicamente in seguito alla fine del brano precedente. Un atteggiamento dettato dalla volontà di svincolare le performance del gruppo dal luogo comune dei concerti Rock. Egli, al contrario, voleva che lo show potesse essere percepito come uno spettacolo colto ed elevato, a diretto contatto con il teatro.


Il brano viene suonato in maniera molto simile alla versione del disco, ma ad essere particolarmente in evidenza è la voce. Il breve assolo di Robby Krieger non riesce a contendere la scena al canto di Jim Morrison, facendo apparire chiaro come questo pezzo sia usato per esaltare le doti espressive e vocali del cantante. L’andamento solenne e cupo della linea vocale intende sottolineare il contenuto profondo del testo, un aspetto che nelle esibizioni live tende a passare in secondo piano rispetto all’eccitazione immediata data dalla musica. 


Questa composizione ci rivela anche l’attitudine con la quale i Doors arrivarono in Europa per questo breve tour. Diversamente da molti gruppi del periodo essi non intendevano infiammare folle di giovani spettatori relegando musica e parole sullo sfondo. Al contrario, con le sue performance il gruppo voleva coinvolgere i giovani europei in un momento dove vivere emozioni nuove e sviluppare riflessioni articolate. Una forma artistica che, partendo dalla musica, era in grado di suggerire chiavi di lettura concettuali solitamente appartenenti alla poesia ed al teatro.


Attrarre l’attenzione attraverso l’arte più popolare, la musica rock, per poi usare quella stessa attenzione per condurre gli spettatori a indagare sé stessi e la realtà che li circonda. Questo era lo spirito che ispirava i concerti europei dei Doors, all’interno dei quali la figura di Jim Morrison serviva da catalizzatore di emozioni istantanee tanto quanto come sorgente di idee e spunti di riflessione. Con la riproposizione live a Stoccolma di “You’re Lost Little Girl” questi musicisti portano qualcosa di inedito in Europa: accompagnare gli spettatori lungo un percorso artistico fatto di emozioni intense e contenuti profondi.


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