“THE MATRIX” ORIGINAL MASTER TAPES: GLI 8 INEDITI UNO PER UNO
L’8 settembre è uscito il materiale dei Doors registrato al “The Matrix” tra il 7 e l’11 marzo 1967 nella versione migliorata dal punto di vista audio, attingendo alle sorgenti sonore originali.
Tra le 37 canzoni, compaiono anche 8 inediti che ora passeremo brevemente in rassegna uno per uno dal punto di vista musicale.
Il primo brano mai pubblicato che incontriamo è una nuova versione di “My Eyes Have Seen You”, la quale era già presente in altre pubblicazioni di questo live. La differenza sta nel fatto che qui troviamo anche la canzone registrata in un’altra serata delle cinque totali al “The Matrix”. La voce leggermente più ruvida e una maggiore presenza di Manzarek come seconda voce, sono le uniche differenze tra questo brano e quello che era già disponibile nell’ambito di questo live.
Il secondo inedito è forse quello maggiormente interessante: “All Blues”, un pezzo jazz scritto da Miles Davis per lo storico album “A Kind Of Blue” dell’aprile 1959. Qui Morrison non è presente, essendo uno strumentale di circa 8 minuti usato proprio per dare maggiore spazio al resto della band e fare riposare la voce del cantante. Pubblicheremo una analisi approfondita di questo inedito a breve!
Terzo inedito: “When The Music’s Over”. Anche qui valo quanto detto per il primo inedito: si tratta di un brano che esisteva già in questo live, ma qui suonato dal gruppo in un’altra serata. Anche qui aspettatevi un articolo di approfondimento specifico. Basti dire che i Doors mostrano qui il loro volto maggiormente sperimentale già nel marzo 1967.
Quarto inedito: “Summer’s Almost Gone” proveniente da un’altra serata rispetto alla versione già presente nelle precedenti versioni del live al “The Matrix”. Comunque è molto bella: valeva la pena di averne due, sebbene quasi uguali.
Quinto inedito: “Moonlight Drive”. Stesso discorso fatto qui sopra per “Summer’s Almost Gone”, con la differenza che pubblicheremo una analisi dedicata a questo pezzo al “The Matrix” visto che comparirà sei mesi dopo su “Strange Days” (il grande disco che ci da il nome!).
Sesto inedito: “Break On Through (To The Other Side). Anche qui si aggiunge una seconda performance a quella che già era presente. Ne vale la pena: Manzarek accompagna alla voce per quasi tutto il brano Morrison, dilagando poi in un assolo diverso e più lungo rispetto alla versione dell’LP.
Settimo Inedito: “Alabama Song”. Anche questa canzone era già presente nella registrazione precedente del live. Questa versione aggiuntiva proviene da un’altra delle serate al “The Matrix” e contiene una significativa e controversa novità. Infatti, invece del verso originale “Mostrami la strada per la prossima ragazzina“, Morrison e Manzarek, cantando assieme, la modificano così: “Mostrami la strada per il prossimo ragazzino”. Uno scherzo improvvisato sul palco? Una variazione decisa per vederne l’effetto sul pubblico?
Ottavo ed ultimo inedito: “Bag’s Groove”. Un altro strumentale jazz, questa volta scritto e registrato da Milt Jackson con un quintetto a suo nome nel 1952. Successivamente viene registrata nella sua forma più celebre da Miles Davis nel dicembre 1954 con altri grandissimi musicisti (tra i quali anche lo stesso Milt jackson). Anche per questo strumentale faremo un articolo dedicato.
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