MY EYES HAVE SEEN YOU DAL VIVO AL “THE MATRIX”: LA PERFORMANCE

 






I Doors suonano dal 7 al 10 Marzo 1967 una serie di concerti al famoso locale di San Francisco “The Matrix”. Si tratta di una delle pochissime registrazioni dal vivo del gruppo nel loro primo periodo. Siamo infatti nei mesi che separano l’uscita del primo LP (“The Doors”, gennaio 1967) dall’inizio delle registrazioni del secondo lavoro (“Strange Days”, pubblicato nel settembre 1967).


In queste registrazioni live compare anche “My Eyes Have Seen You”, una canzone che era già stata incisa nel febbraio ’67 e che di lì a poco sarà la traccia numero 9 di “Strange Days”.


La performance al “The Matrix” ricalca sostanzialmente la versione che troviamo sull’album; tuttavia, esiste una differenza tra le due versioni importante da sottolineare.


In quella presente sul disco, il tastierista Ray Manzarek suona il pianoforte modificato e il clavinet. Il loro suono combinato è spesso sovrastato dalle distorsioni applicate alla chitarra di Robby Krieger, realizzate anche grazie al lavoro di studio e alle sovraincisioni. Ad questi strumenti si aggiunge il veemente e audace basso elettrico di Doug Lubahn (chiamato a suonare in studio come membro esterno rispetto alla formazione originale dei Doors).


Dal vivo questo procedimento non è replicabile, né lo è il suono dato dalla combinazione delle due tastiere usate da Manzarek. Infatti, al “The Matrix” egli suona l’organo elettrico, insieme ad una tastiera che riproduce il suono del basso elettrico (chiamata Fender Rhodes Piano Bass).


Questa differenza di strumentazione influisce notevolmente sul suono complessivo del brano, il quale al “The Matrix” risulta meno potente e di minore spessore, pur mantenendo una elevata carica Rock.


L’organo elettrico domina l’arrangiamento con i suoi accordi limpidi e levigati, incaricandosi di riempire i vuoti lasciati sul palco dall’assenza del ricco arrangiamento che connota la versione dell’LP. 


Morrison canta con passione, senza distaccarsi dalla linea vocale originale, ma regalando le emozioni intrise di tossine lisergiche che caratterizzano questo periodo della sua carriera.


Nel complesso, al “The Matrix” assistiamo ad una bella versione di “My Eyes Have Seen You”, la quale può però essere gustata in maniera ancora più soddisfacente nella sua modalità ufficiale all’interno dell’album “Strange Days”.

Commenti