“MY EYES HAVE SEEN YOU”: DALLA DEMO AL DISCO
Tra le demo registrate all’inizio del settembre 1965 dalla band che di lì a poco, con l’arrivo di Robby Krieger, diverrà The Doors, c’è anche il brano “My Eyes Have Seen You”. Essa apparirà in seguito nel loro secondo disco: “Strange Days”, pubblicato nel settembre 1967. Vediamo come l’intuizione iniziale avuta da Jim Morrison nell’estate del ’65 per questa canzone è successivamente stata sviluppata dal gruppo fino a giungere alla versione finale dell’LP.
Queste due versioni sono separate da circa un anno e cinque mesi di distanza temporale, essendo quella ufficiale registrata nel febbraio 1967, in anticipo rispetto al resto delle tracce che compongono “Strange Days” (registrate invece nella primavera-estate ’67).
La prima delle due, vale a dire la demo del ’65, vedeva Ray Manzarek al pianoforte, John Densmore alla batteria, Jim Morrison alla voce e due fratelli di Manzarek rispettivamente all’armonica e alla chitarra elettrica. L’identità di una ragazza al basso elettrico è incerta, tuttavia lo strumento è sicuramente presente nella registrazione.
Nonostante questa eterogenea formazione, “My Eyes Have Seen You” possiede già la sua struttura quasi definitiva. Persino la conclusione ha già assunto la forma conclusiva, anche se ancora priva di importanti elementi. Tra essi, ad esempio, l’ossessivo tema chitarristico ripetuto sul finale della versione ufficiale mentre la voce di Morrison va perdendosi in un turbine elettrico.
Malgrado queste somiglianze, la demo di questo pezzo è ancora legata strettamente al Rhythm and Blues, senza dunque il passaggio al rock che ne contraddistingue invece la presenza nell’LP. Questa sensazione è resa ancora più intensa dall’accompagnamento che l’armonica protrae per tutto il pezzo, accostandone così l’atmosfera sonora a quella creata nello stesso periodo da band come i Them.
In questa demo sono ancora assenti i prolungati assoli di chitarra immersi nelle distorsioni come anche la sinuosa guida svolta nelle strofe dai vibrato della chitarra elettrica di Krieger. Non sono solo i particolari a mancare, rispetto alla versione ufficiale dell’album, ma la costruzione stessa di un ambiente musicale più maturo e completo.
Un’altra differenza rilevante è data dalla voce di Morrison, la quale comunque già nella demo traccia la linea che seguirà poi sull’LP. La sua vocalità differisce però notevolmente per timbro e intensità tra le due interpretazioni. Nel ’65 il cantante deve infatti ancora acquisire quella profondità baritonale, così sensuale e misteriosa, che ne renderà inconfondibile il canto. Un aspetto, questo, fondamentale per il suono dei Doors e che trasformerà completamente le performance del gruppo a partire dalla metà del 1966.
Nella demo di “My Eyes Have Seen You” la voce ancora acerba di Morrison è sostenuta di tanto in tanto da quella di Manzarek, a conferma di come essa mancasse ancora dello spessore e dell’espressività che sbocceranno di lì a dieci mesi.
Il seme gettato nelle session del settembre 1965 conteneva in sé alcuni timidi segnali degli elementi che renderanno i Doors uno dei più grandi gruppi della storia della musica moderna. Malgrado ciò, il brano che abbiamo preso in considerazione meno di altri fa presagire ciò che sarebbe accaduto nell’immediato futuro della band. Se comparato a “Go Insane”, che è parte delle stesse registrazioni, la demo “My Eyes Have Seen You” rimane ancora prigioniera degli schemi dettati dai gruppi Rhythm and Blues inglesi.
I Doors recupereranno abbondantemente terreno nella versione di “My Eyes Have Seen You” incisa per l’LP “Strange Days”: un distillato di potenza sonora, fascino conturbante e Rock intelligentemente provocatorio.
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