5 CELEBRI MORTI SULLA STRADA DI “STRANGE DAYS” (PARTE 5)
Siamo giunti all’ultima puntata di questa serie di articoli sulle morti celebri che hanno costellato le registrazioni di “Strange Days”, il secondo LP dei Doors pubblicato nel settembre 1967.
Il percorso che
la band ha svolto in studio termina nella seconda metà di agosto e il materiale
è pronto per essere mixato e commercializzato. Il giorno stesso in cui questo
meraviglioso disco esce sul mercato, il 25 settembre 1967, si spegne Stuff
Smith a 58 anni.
Una coincidenza
triste, ma allo stesso tempo anche significativa. Essa ci ricorda infatti il
fecondo legame che intercorre tra il gruppo californiano e il Jazz. Una
connessione che scorre attraverso alcune parti strumentali di famosi brani dei
Doors e che durerà per tutta la loro carriera.
Inoltre, alcuni dei
membri del quartetto dichiararono in diverse interviste come andassero spesso
ad assistere a concerti jazz e come cercassero di riprodurre alcuni elementi di
questo genere musicale nella musica dei Doors.
Stuff Smith ha
attraversato la parte più importante e suggestiva della storia del Jazz,
divenendone così un personaggio di prim’ordine. Infatti, la sua carriera va
dalla fine degli anni ’20 del ‘900 fino alla metà dei ’60, distinguendosi
nettamente per lo strumento inusuale (per il Jazz) che suonava: il violino.
La incessante
pratica e le sue qualità intrinseche permettono a Smith di suonare ben presto
sia con grandi musicisti degli anni ’30 che con una sua band, affermandosi
soprattutto nello stile Swing.
Più tardi, negli
anni ’40 e ’50 avrà l’occasione di partecipare anche a concerti o registrazioni
in studio di figure dell’importanza di Dizzy Gillespie e Coleman Hawkins.
Il suo violino
aveva un ritmo incalzante e un attacco dinamico da cui risultava un suono
limpido e pieno, capace di coinvolgere e divertire chiunque.
Consigliamo di
ascoltare il brano “Upstairs” della seconda metà degli anni ’30 (genere
Swing): l’assolo di Smith parte al min. 2.00. Inoltre, per avere un’idea più
completa della sua evoluzione artistica nel tempo, citiamo il pezzo “Undecided”
tratto dall’LP “Cat On A Hot Fiddle” (genere Hard Bop) realizzato nel 1959.
L’eredità di
questo musicista attraversa la parte migliore della storia del Jazz, una
eredità che troviamo anche nella musica dei Doors e in particolare nei loro
show dal vivo.
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