I DOORS AD ANN ARBOR (20/10/1967): NON SOLO UN FIASCO

 

Siamo il 20 ottobre 1967 e non è trascorso nemmeno un mese dalla pubblicazione del meraviglioso secondo album dei Doors, “Strange Days” (25 settembre ‘67).

Il gruppo californiano è già famoso grazie al singolo “Light My Fire” e al primo LP (“The Doors”).

La sera del 20 di ottobre la band suona a Ann Arbor, in Michigan, nei pressi di Detroit. La sala è piena e Jim Morrison arriva in pessime condizioni a causa della forte quantità di alcool assunto.

Quando gli altri tre membri del gruppo, Robby Krieger, John Densmore e Ray Manzarek, attaccano la prima canzone (“Soul Kitchen”) Morrison non è sul palco.

Dopo qualche minuto di attesa, segnata dalla figura musicale dell’organo elettrico che introduce il brano, ancora il cantante non arriva. La band interrompe quindi lo show, Morrison viene recuperato e ricominciano con la prima canzone.

Purtroppo, il cantante non è in condizione di esibirsi e biascica parole incoerenti sulla musica portata stoicamente avanti dagli altri. Dopo poco il pubblico comincia a lamentarsi e diverse persone iniziano ad andarsene.

Esasperati dalla situazione anche il batterista e il chitarrista scendono dal palco, non volendo continuare in quelle condizioni.

Manzarek però resta con Morrison sul palco, prende la chitarra elettrica lasciata da Krieger poco prima e prova ad accompagnare Morrison con alcuni accordi blues (guarda la foto di questo pazzesco momento del concerto).

Non è la sera giusta e nemmeno così il frontman dei Doors riesce a recuperare la scintilla di lucidità che solitamente rende grandiose le sue performance dal vivo.

Il tutto finisce con la delusione del pubblico e con un ultimo tentativo di ricominciare a suonare tutti e quattro assieme. A quel punto sono rimasti in pochi nella sala e tutto finisce lì.

Nonostante il fiasco dal punto di vista musicale, quello di Ann Arbor rimane comunque un live dal forte significato, il quale va ben oltre gli eccessi di Morrison.

Infatti, uscendo completamente dagli schemi e dalle aspettative del pubblico, il frontman ha aggiunto una dimensione di autenticità e di trasgressiva originalità al Rock.

Questo fattore rimarrà da allora in poi una caratteristica di questo genere musicale e ne costituirà il lato appariscente, provocatorio e ribelle.

Tutto ciò contribuirà anche a creare il mito della geniale sregolatezza e della tendenza eversiva rispetto alle regole sociali conformiste che ancora oggi circonda Jim Morrison.

Pur non essendo propriamente riuscita, questa esibizione dei Doors produce inoltre un altro effetto importante per la storia della musica.

A quella disorientante serata assiste infatti anche un ragazzo di vent’anni che si chiama James Osterberg e che, affascinato da ciò che vede e sente, di lì a pochi mesi formerà la sua band. Si trattava di Iggy Pop e il gruppo musicale che fonderà sono gli Stooges.

Con la loro arte i Doors sono stati in grado di colpire incisivamente l’immaginazione anche quando le loro esibizioni non erano all’altezza delle loro grandi capacità.

Ispirando grandi artisti e generando paradigmi simbolici associati indissolubilmente al Rock, anche a Ann Arbor i Doors, e Morrison in particolare, hanno fatto la storia.



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