IL BOOTLEG DEL CONCERTO DI SAN BERNARDINO: THE DOORS - 4/7/1967

 

I Doors suonano due volte a San Bernardino (California) nel 1967; rispettivamente tre mesi prima e tre mesi dopo l’uscita del loro secondo LP: “Strange Days”.

I due concerti si svolgono il 4 luglio e il 16 dicembre 1967 mentre la pubblicazione di “Strange Days” avviene il 25 settembre.

Della esibizione di luglio esiste un bootleg, una registrazione amatoriale che ci consente di ascoltare il gruppo dal vivo, sebbene con un audio non ottimale, nel periodo centrale delle registrazioni dell’album appena citato.

Il bootleg che potrete ascoltare al link più sotto presenta nell’immagine la data errata: pur evidenziando la data di dicembre, esso si riferisce alle registrazioni del 4 luglio ’67.

Cinque canzoni di questo show sono arrivate fino a noi, ma esiste la possibilità che la band abbia eseguito altri pezzi. Infatti, all’inizio dell’ultimo brano disponibile, “Light My Fire”, Morrison annuncia una breve pausa dovuta al malfunzionamento del sistema audio.

Purtroppo, non sappiamo se i Doors siano saliti nuovamente sul palco o se il problema tecnico riscontrato abbia causato la fine anticipata del concerto.

Comunque sia andata, questo inconveniente ha inciso negativamente sui musicisti e sugli aspetti tecnici della performance, senza però riuscire a rovinare la qualità complessiva della musica suonata quella sera.

Oltre all’ultimo pezzo disponibile nel nastro, “Light My Fire”, le altre tracce presenti in ordine cronologico sono: “When The Music’s Over”, “Horse Latitudes”, “Break On Through (To The Other Side)” e “Alabama Song”.

I tredici minuti iniziali di “When The The Music’s Over” evidenziano già i problemi all’impianto del suono, lasciandoci però sentire distintamente un lungo assolo di Robby Krieger (dal minuto 4.20 al min. 5.42).

Il chitarrista aveva con sé il pedale della distorsione fuzz che userà allo stesso scopo anche nella versione ufficiale del disco. Qui si spinge in ruvide e dissonanti esplorazioni elettriche, ancora più libere nella forma rispetto a quelle sperimentate sul vinile.

Le onde elettriche si succedono aspre e distorte, per poi stabilizzarsi e concludersi in una nota scura sostenuta per diversi secondi.

Subito dopo “When The Music’s Over”, Jim Morrison intona i versi di “Horse Latitudes” (al min. 13.47), aggiungendo quindi un secondo brano preso da “Strange Days”, la cui uscita sul mercato americano sarebbe avvenuta pochi mesi dopo.

L’audio non è di buona qualità, ma si intuisce come il cantante reciti il drammatico poema in maniera più distesa se confrontata ad altre esibizioni dal vivo o anche alla traccia dell’LP.

“Break On Through” e “Alabama “Song”, il cui audio è piuttosto compromesso, sono eseguite con la forza tagliente che il gruppo californiano sapeva esprimere in particolare nel luglio ‘67.

La seconda di queste due canzoni è segnata da un creativo e brioso assolo di chitarra non presente nella versione ufficiale contenuta nel primo LP dei Doors (“The Doors”, 1967).

Questo bootleg costituisce un documento sonoro interessante soprattutto perché compensa, almeno in parte, la dolorosa assenza di materiale live di questo meraviglioso periodo della carriera dei Doors: l’estate 1967.


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