I DOORS AL “THE SCENE” DI NEW YORK NEL GIUGNO 1967


A partire dall’11 giugno 1967 fino al 1° luglio i Doors sono sulla costa est degli Stati Uniti per una serie di spettacolari concerti.

Questi venti giorni rivestono una grande importanza per la band, la quale aveva temporaneamente sospeso le registrazioni del secondo LP (“Strange Days”) proprio per suonare di fronte al pubblico newyorkese (e dintorni).

Sebbene non avessero ancora conquistato la fama che sarebbe giunta di lì ad un mese, questa era già la quarta occasione nella quale il gruppo si esibiva sulla costa orientale degli USA.

Negli altri tre casi, tra l’ottobre 1966 e l’aprile 1967, essi avevano trascorso periodi abbastanza lunghi (dai 10 ai 20 giorni) in un locale alla moda di New York: l’”Ondine”.

In questa quarta trasferta del giugno ’67, invece, sono ospitati in un’altra famosa location della stessa città: il “The Scene”. Alcune bellissime foto testimoniano il clima creato dai Doors nel corso della loro permanenza su questo palco.

Le recensioni parlano esplicitamente di performance oniriche e sperimentali, le quali fondevano in maniera sorprendente per l’epoca teatro e musica Rock.

Viene evidenziata così una fondamentale innovazione introdotta dal quartetto proprio in quel periodo: portare la teatralità e l’espressione drammatica sul palcoscenico della musica moderna live.

I concerti al “The Scene” rappresentano quindi un momento estremamente rilevante per le modalità con le quali verrà in seguito interpretata la musica dal vivo (sia da parte dei Doors che in generale).

Infatti, le improvvisazioni strumentali della band, insieme all’inquietante fascino sprigionato da Morrison, hanno modificato per sempre il modo nel quale intendere una performance Rock dal vivo.

Pur non esistendo testimonianze sonore di questi memorabili live, è possibile ravvisare qui una svolta nello spettacolo offerto dai Doors rispetto a pochi mesi prima.

Infatti, all’inizio dell’estate 1967 si inizia a manifestare una maggiore sicurezza e confidenza nei propri mezzi da parte del gruppo. Ciò avviene anche grazie ad un anno di concerti quasi quotidiani nonché dallo sconvolgente emergere della carica creativa di Morrison.

Tra i gruppi che suonano nel locale nelle stesse serate dei Doors spiccano i The Free Spirits. Essi nel giugno 1967 stavano promuovendo il loro primo ed unico album (“Out Of Sight And Sound”) pubblicato all’inizio dell’anno.

Si tratta di un album Pop-Rock, per farsi un’idea del quale consigliamo l’ascolto del brano “Cosmic Daddy Dancer”.

Il disco dei The Free Spirits viene reso ancora più interessante da due elementi che ne plasmano il suono: l’elevata capacità strumentale dimostrata dai membri della band e le sfumature Jazz che colorano con gusto le tracce dell’LP.

Chiudiamo con una curiosità. Dopo i circa venti giorni di residenza dei Doors su questo palco newyorkese, saranno il Rock-Underground dei Seeds e le vibrazioni Rock-Psichedeliche dei Moby Grape a deliziarne il pubblico.

Tutto ciò, e in particolare la musica dei Doors, ha contribuito a fare del locale newyorkese un luogo dove anche negli anni successivi si continuerà a fare la storia della musica.




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