“I’M TROUBLED” DEI DOORS: L’INTRO CANCELLATA DI “THE SOFT PARADE”
La composizione
che conferisce il titolo al quarto LP dei Doors “The Soft Parade” (pubblicato
nel luglio 1969) è celebre tra i fan del gruppo californiano.
Si tratta di una
suite della durata di circa otto minuti, formata da diverse sezioni
musicalmente differenti cucite assieme, che chiude l’album appena citato.
Nel corso delle
registrazioni di questo pezzo, avvenute nei primi mesi del 1969, la parte
introduttiva è stata però tagliata in seguito ad una deliberata decisione.
La versione
ufficiale del brano “The Soft Parade” inizia quindi con la voce di Jim Morrison
che da sola recita alcuni versi (“When I was back there in seminary school….”.
Originariamente
però l’introduzione della suite era un’altra. Essa è ricomparsa nell’edizione
del 2019 del disco “The Soft Parade”, compresa tra le bonus track e, dunque,
non ricollocata nella sua posizione originaria all’inizio della suite.
Intitolata “I’m Troubled”, questa breve intro è una aggiunta molto
significativa al materiale prodotto per l’album “The Soft Parade” nonché un
frammento di musica e poesia in grado di sprigionare grande fascino ed
emozionare profondamente l’ascoltatore.
“I’m Troubled”
aggiunge solamente trentanove secondi iniziali alla canzone originale, nei
quali la voce di Jim Morrison scorre amareggiata e commossa su di un tappeto
sonoro tessuto con discrezione dall’organo elettrico di Manzarek.
La poesia
interpretata dal cantante dei Doors è di notevole bellezza, sicuramente uno dei
testi d’amore maggiormente evocativi da lui scritti e registrati.
Seduto di fronte
alla persona amata egli ne descrive con sottili metafore e poetiche immagini i
gesti e le parole, portando l’attenzione sull’effetto che essi hanno su
Morrison stesso.
In particolare, è
geniale la parte finale del testo, nella quale il suono di un brindisi nasconde
ciò che gli occhi dell’amata faticano ad esprimere.
Un testo conciso,
da ascoltare e leggere più volte al fine di cogliere tutte le sfumature di
significato implicate da ognuno dei versi. Essi si succedono con un ritmo
dolcemente cadenzato, teneramente assorti e rattristati allo stesso tempo.
Le lettere “S”
sono pronunciate con una sorta di eterea eco applicata alla voce mentre il
resto delle parole sono morbidamente appoggiate da Morrison sulla sommessa
disperazione trasmessa dalla struggente interpretazione del poema.
L’organo
elettrico di Manzarek accompagna la voce con un suono fluttuante e sognante, ottenuto
tramite una delle distorsioni incorporate nell’organo elettrico che il
tastierista usava in quel periodo (un Gibson G-101).
Il suono estratto
da Manzarek, pur facendo da sfondo alla voce recitante, rimane in perfetto
equilibrio tra la desolazione sentimentale provata dal protagonista della
poesia e la dolcezza che si fra strada tra il dolore di quest’ultimo.
“I’m Troubled”,
tessera iniziale del mosaico costituito dalla canzone/suite “The Soft Parade”, è
stata eliminata all’epoca delle registrazioni probabilmente ritenendo l’attacco
con la sola voce di Morrison (“When I was back there in seminary school….”)
più incisivo ed efficace.
Pur dovendo
riscontrare la giustezza della decisione operata dal produttore Rothchild e
dalla band, nondimeno rimane un peccato l’esclusione di questo breve, ma
splendido, gioiello poetico e musicale.
Esso conferma come Morrison fosse un poeta di spessore, oltre che un grandissimo musicista, estremamente abile nel coniugare queste due arti distillandone un risultato che in questo caso è struggente quanto soave.
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